I miei giorni alla libreria Morisaki
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Libri Moderni

Satoshi, Yagisawa

I miei giorni alla libreria Morisaki

Abstract: Jinb?ch?, Tokyo. Il quartiere delle librerie e delle case editrici, paradiso dei lettori. Un angolo tranquillo e fuori dal tempo, a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni. File e file di vetrine stipate all'inverosimile di libri, nuovi o di seconda mano. Non tutti lo conoscono, più attratti da Ginza o dalle mille luci di Shibuya. Di sicuro Tatako - venticinquenne dalla vita piuttosto incolore - non lo frequenta assiduamente. Eppure è qui che si trova la libreria Morisaki, che appartiene alla sua famiglia da tre generazioni. Un negozio di appena otto tatami in un vecchio edificio di legno, con una stanza al piano superiore adibita a magazzino. È il regno di Satoru, l'eccentrico zio di Tatako. Entusiasta e un po' squinternato, dedica la sua vita ai libri e alla Morisaki, soprattutto da quando la moglie lo ha lasciato. L'opposto di Tatako, che non esce di casa da quando l'uomo di cui era innamorata le ha detto di voler sposare un'altra. È Satoru a lanciarle un'ancora di salvezza, offrendole di trasferirsi al primo piano della libreria. Proprio lei che non è certo una forte lettrice, si trova di colpo a vivere in mezzo a torri pericolanti di libri e minacciosi clienti che continuano a farle domande e a citarle scrittori ignoti. Tra discussioni sempre più appassionate sulla letteratura moderna giapponese, un incontro in un caffè con un timido sconosciuto e rivelazioni sulla storia d'amore di Satoru, scoprirà pian piano un modo di comunicare e di relazionarsi che parte dai libri per arrivare al cuore. Un modo di vivere più intimo e autentico, senza paura del confronto e di lasciarsi andare.


Titolo e contributi: I miei giorni alla libreria Morisaki / Satoshi Yagisawa ; traduzione di Gala Maria Follaco

Pubblicazione: Milano : Feltrinelli, 2022

Descrizione fisica: 149 p. ; 22 cm

Serie: Narratori

ISBN: 9788807034947

EAN: 9788807034947

Data:2022

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Serie: Narratori

Nomi: (Traduttore) (Autore)

Soggetti:

Classi: 895.636 Commedia drammatica <genere fiction> (0)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2022
Testi (105)
  • Genere: fiction

Sono presenti 16 copie, di cui 2 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
San Miniato, Mario Luzi NAD 895.636 YAG SM038-63918 Su scaffale Disponibile
Peccioli, Fonte Mazzola 895.6 YAG 0210-9740 In prestito 18/01/2024
Vicopisano 895.6 YAG 1 0030-29789 Su scaffale Disponibile
Cascina 859.636 YAG 0020-32607 In prestito 24/04/2024
Montopoli in Val d'Arno 895 YAG 0180-25913 Su scaffale Disponibile
Lajatico 895 SAT 0370-3768 Su scaffale Disponibile
Buti 859.636 YAG 0190-13353 Su scaffale Disponibile
Lari na 895.6 YAG 1 0070-17180 Su scaffale Disponibile
Pomarance 895.6 SAT 0140-14409 Su scaffale Disponibile
Bientina 895.6 YAG 0230-11939 Su scaffale Disponibile
Riparbella 895.6 SATOY 0520-6543 Su scaffale Disponibile
Calcinaia 895.6 YAG CAL 0120-22428 Su scaffale Disponibile
Crespina Narrativa adulti 895.6 YAG 0090-407917 Su scaffale Disponibile
Fauglia 895 SAT MIE 0860-11411 Su scaffale Disponibile
Volterra 895.63 SAT 0150-20844 Su scaffale Disponibile
Pontedera, BiblioCoop 800 SAT 1 0320-3219 Su scaffale Disponibile
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In tempo di social, influencer ed esistenze virtuali, il primo romanzo tradotto in italiano dell’autore giapponese Satoshi Yagisawa ci riporta con i piedi per terra. I miei giorni alla libreria Morisaki è infatti una storia semplice, che pare vergata in carta di riso, in cui non accade altro che la vita. Non ci sono eroi, né colpi di scena. E neppure un finale a sorpresa: sono “solo” pagine delicatissime che danno voce ai sentimenti naturali del cuore e sfogliano i giorni di vite normali, incluse quelle che emergono dalle storie di molti libri.

Sono i libri di Jinbōchō, il quartiere di Tokyo con più librerie al mondo, specialità volumi usati. Si parla di più di centosettanta librerie, tutte con l’ingresso scrupolosamente rivolto verso Nord, in modo che la luce del sole non rovini le preziose pagine. Il quartiere, nato alla fine dell’800, prende il nome da un samurai vissuto nella zona, e fu la prossimità di varie università a favorire la diffusione del mercato librario. A ottobre, quando si svolge il mercato del libro, le strade si riempiono di bancarelle di volumi e si animano le caffetterie intorno.

È qui che si svolge la vicenda di Takako e Satoru, lei nipote lui zio, lei una giovane donna che approda alla libreria Morisaki, appartenente alla sua famiglia da tre generazioni, dopo aver scoperto che il fidanzato è in procinto di sposarsi con un’altra e che non ha mai pensato di fare sul serio con lei; lui un personaggio poetico, poco commerciante e molto sognatore, abbandonato all’improvviso dalla moglie Mamoko.

Takako non era mai stata prima una grande lettrice, Satoru non aveva più pensato a una nuova felicità. Dell ‘autore non sappiamo molto, ma è lui stesso a dichiarare in un’intervista rilasciata nel suo Paese di essersi celato dietro ai panni di Satoru. «Credo che Satoru, come me, fosse uno di cui i compagni di scuola non avevano niente da scrivere. E così mi è venuta voglia di raccontare la parte di lui che tutto il mondo approverebbe». Di Yagisawa apprendiamo anche che, per conoscersi meglio, intraprese un viaggio in giro per il mondo con lo zaino in spalla e iniziò una “cura della scrittura”, imponendosi di scrivere ogni giorno un breve racconto di 1000 caratteri. E ancora che ha scritto I miei giorni alla libreria Morisaki in tre giorni: «Per uno come me, scrivere è come tendere le mani verso la società. Questo romanzo mi ha aiutato a valorizzare nella finzione i miei difetti. In fondo posso solo scrivere, nient’altro» ha dichiarato.

Tornando alla storia, divenuta già un film in patria e già espansa nelle librerie del Giappone in un sequel intitolato semplicemente Altri giorni alla libreria Morisaki, Takako, che perde in un colpo solo lavoro e fidanzato, viene inaspettatamente chiamata dallo zio Satoru, che non vede da anni – era un po’ l’eccentrico della famiglia -, probabilmente sollecitato dalla sorella e madre di lei, e viene invitata a stare da lui.

Non avendo programmi precisi, Takako accetta l’invito e scopre l’incredibile quartiere di Tokyo fatto solo di librerie. Lo zio la accoglie e le propone di dormire proprio sopra a quella di famiglia, in cambio d’aiuto con i clienti. Inizialmente a disagio in quel mondo di pagine ammuffite, un po’ alla volta Takako inizia ad aprirsi, a vivere con stupore le sottolineature e i segni lasciati sui libri dai vecchi proprietari, e anche ad affezionarsi ad alcuni strambi clienti. Entra così nella vita, quasi fiabesca, del quartiere di Jinbōchō, un posto in cui «è bello andarci anche solo a perdere tempo, senza un motivo preciso, poiché ogni volta è una scoperta» dice l’autore.

Takako si farà nuovi amici, emergeranno nuovi sentimenti, e anche la zia Mamoko, la moglie scomparsa di Satoru, riapparirà e farà con lei un viaggio che sarà per entrambe come una piccola iniziazione. Alla fine Takako troverà un altro lavoro, mantenendo però il suo affetto per il quartiere delle librerie, compariranno nuovi personaggi, e la storia finirà bene, nel modo in cui è possibile che finisca nella vita reale.

La trama non esaurisce però l’atmosfera di grazia che è quella che cattura il lettore e lo avvince alle pagine, quasi un appuntamento con qualcosa di lieve che porta via le complicazioni della vita. Come a dire che, quando elimini tutto il rumore con cui ci siamo abituati a camminare e che ci ha portati lontani dalla verità, ciò che resta e ciò che conta sono gli amici, la famiglia, il tempo per leggere e per fermarsi e per essere semplicemente ciò che si è. Lo stile è chiaro come il tratto di inchiostro su una stampa, le parole sono quelle vicine alle cose, qui e lì puntellate di riferimenti alla storia più profonda del Giappone, ma tutto senza esibizione di decoro: come fosse la storia stessa a farsi stile in sé. Un libro che disinfiamma questi tempi incandescenti e fa del bene che mette radici.

Satoshi Yagisawa è un compositore giapponese. Il suo lavoro comprende musica orchestrale, musica da camera, musica corale e musica per strumenti tradizionali giapponesi. I miei giorni alla libreria Morisaki (Feltrinelli 2022) è il suo romanzo d’esordio, vincitore del premio letterario Chiyoda e bestseller internazionale.

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