La mala erba
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Libri Moderni

Manzini, Antonio <1964->

La mala erba

Abstract: Nella cameretta di Samantha spicca appeso al muro il poster di una donna lupo, «capelli lunghi, occhi gialli, un corpo da mozzare il fiato, gli artigli al posto delle unghie», una donna che non si arrende davanti a nulla e sa difendersi e tirare fuori i denti. Samantha invece, a 17 anni, ha raccolto nella vita solo tristezze e non ha un futuro davanti a sé. Non è solo la povertà della famiglia; è che la gente come lei non ha più un posto che possa chiamare suo nell'ordine dell'universo. Lo stesso vale per tutti gli abitanti di Colle San Martino: vite a perdere, individui che, pur gomito a gomito, trascinano le loro esistenze in solitudine totale, ognuno con i suoi sordidi segreti, senza mai un momento di vita collettiva, senza niente che sia una cosa comune. Sul paese dominano, rispettivamente dall'alto del palazzo padronale e dal campanile della chiesa, Cicci Bellè, «proprietario di tutto», e un prete reazionario, padre Graziano. I due si odiano e si combattono; opprimono e sfruttano, impongono ricatti e condizionamenti. Cicci Bellè prova un solo affetto, per il figlio Mariuccio, un ragazzone di 32 anni con il cervello di un bambino di 5; padre Graziano porta sempre con sé il nipote Faustino, bambino viziato, accudito da una russa silenziosa, Ljuba. Samantha non ha conforto nel ragazzo con cui è fidanzata, nemmeno nei conformisti compagni di scuola; riesce a comunicare solo con l'amica Nadia. Tra squallide vicende che si intrecciano dentro le mura delle case, le sfide dei due prepotenti e i capricci di un destino tragico prima abbattono la protagonista, dopo le permettono di vendicarsi della sua vita con un colpo spregiudicato, proprio come una vera donna lupo; un incidente, un grave lutto, un atto di follia, sono le ironie della vita di cui la piccola Samantha riesce ad approfittare. La penna di Antonio Manzini, che ha descritto un personaggio scolpito nella memoria dei lettori come Rocco Schiavone, raffigura individui e storie di vivido e impietoso realismo in un noir senza delitto, un romanzo di una ragazza sola e insieme il racconto corale di un piccolo paese. Una specie di lieto fine trasforma tutto in una fiaba acida. Ma dietro quest'apparenza, il ghigno finale della donna lupo fa capire che La mala erba è anche altro: è un romanzo sul cupio dissolvi di due uomini prepotenti, sulla vendetta che non ripristina giustizia, sul ciclo inesorabile e ripetitivo dell'oppressione di una provincia emarginata che non è altro che l'immensa, isolata provincia in cui tutti viviamo.


Titolo e contributi: La mala erba / Antonio Manzini

Pubblicazione: Palermo : Sellerio, 2022

Descrizione fisica: 353 p. ; 17 cm

Serie: La memoria ; 1246

ISBN: 9788838944451

EAN: 9788838944451

Data:2022

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Opera:
Serie: La memoria ; 1246

Nomi: (Autore)

Soggetti:

Classi: 853.92 NARRATIVA ITALIANA. 2000- (0) Noir <genere fiction> (0)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2022
Testi (105)
  • Genere: fiction

Sono presenti 20 copie, di cui 2 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
Casciana Terme 853 MANZI 9 0080-11292 Su scaffale Disponibile
San Miniato, Ponte a Egola NAD 853.92 MAN/AN MAL SM038-64732 Su scaffale Disponibile
Vicopisano 853 MANA 19 0030-30031 Su scaffale Disponibile
Vicopisano 853 MANA 19a 0030-30032 Su scaffale Disponibile
San Giuliano Terme, Bibliocoop 853 MANA 0044-296 Su scaffale Prestito locale
Cascina 853.92 MAN 0020-32957 Su scaffale Disponibile
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Capannoli 853.92 MAN 0060-9129 Su scaffale Disponibile
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Pisa SMS 850 MANZINI mal 0250-86113 Su scaffale Disponibile
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Ponsacco 853.92 MAN MAL 0110-23500 Su scaffale Disponibile
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Calcinaia 853.9 MAN CAL 0120-22627 Su scaffale Disponibile
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Pisa, ITE Pacinotti Noir MANZA 2 0920-201802 Su scaffale Disponibile
Peccioli, Fonte Mazzola G 853.92 MAN 0210-10372 In prestito 05/12/2023
Peccioli, Fonte Mazzola G 853.92 MAN 0210-11238 Su scaffale Disponibile
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(tratto da maremosso.lafeltrinelli.it)

Se ve lo stavate chiedendo, Antonio Manzini ha «visto tempi migliori».
E un po’ lo capiamo… è arrivato alla nostra intervista con ben 40 minuti di ritardo, causa treno Roma – Milano. È bastato però che si sedesse di fronte a noi, per sprigionare quel tormentato fascino che lo contraddistingue.

La mala erba è il suo ultimo libro. Un libro che parla di un microcosmo, di una ragazza che deve sopravvivere in un mondo piccolo quanto la mente dei personaggi che la circondano.
La solitudine fa da padrone in un romanzo che, per contro, è a tratti corale.
E il futuro, ci si chiede, dov’è?

Mi interessano sempre gli ultimi della fila. Quelli che a scuola stavano in fondo, io ero in fondo. Quelli un po’ invisibili, che non vengono trattati dai media o dagli interessi politici e culturali. Quelli un po’ dimenticati

Samantha ci prova davvero a non venire dimenticata tra le strade di Colle San Martino. La famiglia povera, la gente che pensa solo a sé stessa, ognuno con segreti e ideologie ereditate di generazione in generazione, senza mai cambiare, senza mai evolversi.

È proprio tra queste generazioni, anche in un mondo più vasto di Colle San Martino, che secondo Manzini il patto si è rotto.

La mia generazione non è stata in grado di proporre dei valori alternativi. L'unico valore che ha proposto è stato di fare soldi nel più breve tempo possibile ed essere i più belli possibili. […] Siamo diventati genitori che ai figli non sono stati in grado di dare dei messaggi se non quello di: “Tu sei un Dio e il tuo mondo è ai tuoi piedi”

La protagonista si prende l’ingrato compito di dare voce a questi temi, pur essendo «l’ultima della società». Una donna giovane e povera che in una settimana si ritrova a vivere dolori di una vita intera, nella quale Manzini è riuscito ad esprimere, in tutta la sua potenza, il concetto che conferisce il titolo al suo libro. Perché Samantha deve sopravvivere, e chi sopravvive meglio di una mala erba?

Per gli affezionati di Rocco Schiavone, questo cambio di eroe così repentino potrebbe spiazzare, ma tra le pagine di quest’ultimo libro possiamo ritrovare quella tenacia che, seppur controvoglia, i personaggi di questo autore sono in grado di afferrare a due mani.
Nonostante perdite, nonostante dolori, nonostante la società che li circonda.

Come ne escono fuori, però? L’erba si piegherà sotto il peso dell’inevitabile?

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