Abstract: Tratto da un storia vera (al 99%) in questa graphic novel di Gabriele Picco si narrano le tragicomiche avventure di un artista italiano alla ricerca del successo a New York. Conseguito l'iniziale riconoscimento in Italia, il ventenne protagonista approda nella grande mela per la consacrazione internazionale. Qui viene tuttavia coinvolto in fatti che poco hanno a che fare con l'arte e che contribuiranno a fare di lui una persona nuova. Al centro di questa graphic novel - disegnata a biro Bic - c'è la scoperta di se stessi, la fame di futuro, il mistero del sesso, dell'amore e della morte visti con gli occhi di un giovane sognatore. C'è anche la consapevolezza che comunque vada l'importante è che sia andata bene.
Titolo e contributi: New York era piena di zigomi / Gabriele Picco
Pubblicazione: Milano : Postmedia books, 2021
Descrizione fisica: 1 volume (senza paginazione) ; 24 cm
EAN: 9788874902996
Data:2021
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
Sono presenti 12 copie, di cui 2 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Pontedera, Giovanni Gronchi | FUMETTO 741.5 PIC new | 0010-85346 | Su scaffale | Disponibile | |
San Giuliano Terme | 741.5 PICG 1 | 0040-27765 | Su scaffale | Disponibile | |
Casciana Terme | 741.5 PIC 1 | 0080-11242 | Su scaffale | Disponibile | |
Cascina | 741.5 PIC | 0020-32757 | Su scaffale | Disponibile | |
Pisa SMS | FUMETTI PICC new | 0250-85154 | Su scaffale | Disponibile | |
Cascina | 741.5 PIC | 0020-32843 | Su scaffale | Disponibile | |
Ponsacco | F 741.5 PIC NEW | 0110-23144 | Su scaffale | Disponibile | |
Buti | 741.5 PIC FUM | 0190-13360 | Su scaffale | Disponibile | |
Lajatico | 741.5 PIC | 0370-3776 | Su scaffale | Disponibile | |
Calci | 741.5 PICG 1 | 0200-14852 | In prestito | 02/01/2024 | |
Fauglia | sezione ragazzi NR PIC NEW | 0860-11266 | In prestito | 10/05/2023 | |
Crespina | Fumetti 741.5 PIC | 0090-407919 | Su scaffale | Disponibile |
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Il titolo è astutamente accattivante: New York era piena di zigomi. Certo, quasi subito si scopre che tali sbandierati zigomi – nello specifico, quelli particolarmente “attraenti” della prima ragazza locale che ammalia il protagonista – fungono più che altro da pretesto acchiappacuriosi. Tuttavia farsi acchiappare da questo libro si rivela un sorridente piacere, in quanto la sua originalità è diffusa anche oltre la copertina, in ogni sua pagina.
Gabriele Picco (Brescia, 1974) è un artista scanzonato, gaiamente anarchicheggiante, lo ha già dimostrato senza paura nelle sue opere; per cui si può prevedere con facilità che il resoconto semiserio del suo primo e ormai lontano (anno 2000) soggiorno americano sarà frizzante in modo debito. E frizzante è, dal prologo all’epilogo e lungo tutti i sette capitoli che lo compongono. Dall’Italia a New York City e di ritorno da NYC all’Italia.
“Avevo poco più di vent’anni quando qualcuno nel mondo dell’arte mi notò. Cominciarono a parlare di me e dei miei quadri. Mi intervistavano e qualsiasi stronzata dicessi sull’arte… beh, era interessante. Mi trovai sulle riviste d’arte. Allestivo mostre su mostre che andavano quasi sempre sold out. Così volai a New York per diventare un grande artista”. Con tali premesse, per il ventiseienne Gabriele le aspettative erano alte; ma si sa che sogno e realtà non coincidono quasi mai. E infatti il nostro protagonista troverà laggiù materia in gran parte diversa da quella cercata, a cominciare da esperienze sessuali insolite. Ad esempio già la ragazza del titolo (“Devo ammettere che era molto più bella che in questo disegno. Aveva labbra carnose e zigomi sporgenti. E io in quel periodo tendevo a innamorarmi degli zigomi delle donne”), rivelatasi bipolare, gli farà passare momenti variamente emozionanti. E non sarà la sola; anche una ardente israeliana ci metterà del suo. Ma naturalmente non solo di sesso (anche se abbastanza) è speziata questa storia.
Durante la ricerca di critici e galleristi interessati al suo lavoro, nei suoi itinerari un po’ svagati tra Gagosian e il Guggenheim, il giovane Picco ha occasione di intrattenersi anche con i motivatissimi e rampantissimi Massimiliano Gioni e Maurizio Cattelan, loro sì che sanno come muoversi in quella fibrillante jungla. Però gli incontri più interessanti e umanamente formativi in fondo saranno altri – ed è divertente scoprirli uno a uno. Perché davvero divertente risulta tutto l’insieme: le telefonate transoceaniche con il gallerista italiano Pasquale Leccese; o l’ineffabile Nonna Zuma che legge le carte al nipote per consigliarlo, dalla lontana Brescia, sul suo futuro; o la rievocazione lampo di un’intervista con Gigi Marzullo; o la stanzetta dalla cui finestra entrano le nuvole e dove il giovane dialoga con Dio, che gli appare con occhi enormi e orecchie a sventola; o la scoperta della pratica della mappatura degli arcobaleni su Manhattan…
Il graphic novel di Picco è disegnato allegramente “male”, di corsa a penna Bic, eppure è costruito comunicativamente molto bene. L’artista non è alla sua prima esperienza narrativa, e si vede: dopo aver dato alle stampe due romanzi – Aureole in cerca di santi per Ponte alle Grazie nel 2002 e Cosa ti cade dagli occhi per Mondadori nel 2010 (con i titoli si sbizzarrisce felicemente) – anche questa speciale narrazione disegnata scorre liscia da un capo all’altro dell’Atlantico, così spontanea e autoironica da lasciarti dentro un buon sapore benevolo. Plauso dunque alle edizioni Postmedia di Gianni Romano che hanno tentato questa carta stravagante (affiancandogli in contemporanea un’altra proposta tanto spavalda quanto meritoria: la riesumazione del molto anticipatore “graphic novel” nientemeno che di Gastone Novelli, del 1967: I viaggi di Brek).
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