Ci rido sopra
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Libri Moderni

Kuti, Tommy

Ci rido sopra

Abstract: Questo libro è il racconto personale di un ragazzo con la pelle nera, nato in Nigeria e cresciuto nel quartiere multietnico I Cinque Continenti a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Un ragazzo che parla perfettamente italiano e inglese perché ha frequentato le scuole del nostro Paese e poi è andato a laurearsi a Cambridge. E, come se questo non bastasse, oggi fa il rapper in Italia e ha sfondato con il singolo #Afroitaliano. Ma questo libro è anche altro. Dà voce a quella nuova leva, vitalissima e gagliarda, che sono gli italiani di seconda generazione, ragazzi che spesso si sono "fatti le ossa" (o se le sono spaccate, fuck!) affrontando il razzismo, esplicito o strisciante. Ragazzi che studiano e lavorano, mangiano pasta al pomodoro e che, come rappa Kuti, la prima volta che hanno detto "ti amo" l'hanno fatto in italiano. Tommy, parlando di sé, parla di tutti loro, con un tono brillante nella forma e serio nei contenuti. In un percorso a 360° passa dalle difficoltà adolescenziali a relazionarsi con le ragazze bianche al disagio e alla rabbia di fronte alle mille sfumature diverse che può assumere il razzismo, per poi scandagliare temi profondi come la ricerca della propria identità, il rapporto con i soldi, la politica e la religione. E il finale? È un happy ending con un messaggio positivo per tutti, specialmente per i coetanei: credete in voi stessi, dietro ogni risultato ci sono impegno e fatica, studiate e tiratevi su le maniche. Chiunque può farsi la propria strada!


Titolo e contributi: Ci rido sopra : crescere con la pelle nera nell'Italia di Salvini / Tommy Kuti

Pubblicazione: Milano : Rizzoli, 2019

Descrizione fisica: 236 p. ; 22 cm

EAN: 9788817138826

Data:2019

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Nomi: (Autore)

Classi: 782.421649092 FORME VOCALI PROFANE. CANZONI di musica rap. Persone (23)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2019
  • Target: adulti, generale
Testi (105)
  • Genere: saggi

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Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
San Giuliano Terme BIO 782.42 KUT 1 0040-24212 Su scaffale Disponibile
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Testo leggero, furbo e intelligente scritto da un rapper emergente, di famiglia nigeriana, ma nato e cresciuto nel bresciano e sostanzialmente padanizzato e italianizzato, a parte il disamore per Bossi e Salvini.
Il ragazzo (ha 30 anni) si definisce "afroitaliano" e scrive testi e canzoni (di cui non ho ascoltato nulla) come uno dei diversi rapper norditaliani. Nel libro ha deciso di autobiografarsi con un linguaggio leggero e scorrevole; e c'è riuscito. Bene. Ne esce una lettura piacevole che cerca di smontare diversi luoghi comuni sugli immigrati africani in Italia.
Naturalmente Kuti non nasconde ai suoi lettori la dura vita dell'immigrato. I quartieri dove ha abitato. I problemi di convivenza con gli altri immigrati e con gli autoctoni. Ma il racconto è fatto in positivo, ovvero cercando per ogni problema una soluzione, evitando di covare rancore o avvilimento. Carine anche le pagine sul decalogo dell'immigrato.
Insomma il sovrabbondante Tommy Kuti affronta in maniera costruttiva la realtà contro cui si trova a sbattere. Si misura con gli altri, cerca di inserirsi nel contesto scolastico, sogna di "limonare" con le ragazze italopadane e di altre provenienze, frequenta un istituto superiore, fa un anno di scuola negli Usa dove finalmente "limona"..... e alla fine trova un corso di comunicazione all'Università di Cambridge in UK e lì si laurea in comunicazione. Certo quando pretende di sfruttare la laurea in Italia sbatte il muso. Ma lui è portato alla musica. Ha imparato a comunicare la sue emozioni. Ha sempre avuto la passione per scrivere e cantare. Così si mette a scrivere testi. Si esibisce in più gruppi. E nel frattempo coltiva relazioni. E alla fine viene lanciato da Della Gherardesca nel programma TV "Pechino Express".
Certo, come scrive lui, la gafi resta il suo primo pensiero. Pensiero che condivide con la stragrande maggioranza di afroitaliani, padano italiani e solamente italiani. E la gafi costituisce una ossessione ricorrente (citata, sfumata, intuita, sotto traccia) in gran parte del libro.
Ma nelle sua pagine c'è molto di più e molto spazio ha il complesso rapporto con la famiglia (padre, madre e fratelli), dove Kuti delinea una relazione e una storia che non ha niente di diverso dai rapporti familiari nostrali. Leggere per credere.
E poi c'è il rapporto coi soldi, la smania di farli e di spenderli. Tipico dei nigeriani, dice lui. E tipico anche degli italiani, aggiungo io. Non solo padani.
Quindi il razzismo che si respira nell'aria e si vive nelle nostre comunità
E poi la scuola italiana di cui, guarda un po', Kuti parla sostanzialmente bene, sia per i livelli di integrazione che per la capacità di alcuni insegnanti sensibili di dargli una mano. Ovviamente non sono tutte rose e fiori. Ma il capitolo sulla scuola lo chiude dicendo che anche peggiori studenti italiani (lui si è diplomato con 60) all'estero fanno la loro brava figura (sarà per questo che esportiamo cervelli? E non c'è qualcosa di molto positivo nel farlo?).
Più scontate ma mai banali anche le sue riflessioni sulla religione e sulla politica.
Commoventi alcune righe di ringraziamento per il circolo Arci Dallò dove è cresciuto culturalmente e sentimentalmente.
Riassumerei che è un testo perfetto di motivazione all'integrazione e al farsi strada nella vita (perfetto la caccia alla gafi). Del resto già nel primo capitolo Kuti dichiara di sentirsi un cittadino del mondo. Già, siamo tutti planetari, ci avrebbe ricordato Padre Balducci.
Lettura obbligata per i giovani di tutte le provenienze e di tutti i colori. Ma non sconsigliato neppure ai vecchi che vogliano sentirsi più giovani.

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